Facciamo finta che l’esperienza nefasta del Covid-19 sia ormai del tutto sorpassata e dimenticata. Le domande da porci sono:
- Di cosa hanno bisogno le aziende per vincere la sfida nei mercati in cui operano?
- In questo senso, come può aiutare l’imprenditore, il progettista di uffici?
Alla prima domanda, sintetizzando e andando al dunque, si pensa a due cose fondamentali: da una parte l’azienda cerca di massimizzare la produttività e dall’altra desidera innovare per formare un vantaggio competitivo.
Entrambi i processi sono continui, se uno dei due si blocca, viene a determinarsi uno squilibrio che verrebbe immediatamente punito.
A seconda del mercato presidiato dall’azienda, avrà rilevanza l’una o l’altra necessità, ma in generale oggi, alla luce del progresso tecnologico e della globalizzazione, la ricerca di innovazione ha decisamente preso il sopravvento.
La seconda domanda è meno scontata di ciò che sembra. Se è vero com’è vero che lo spazio di lavoro influenza il comportamento umano, allora il ruolo dell’architetto è basilare. La psicologia ambientale e gli studi sugli spostamenti del personale, forniscono le basi per ottenere risultati che non si possono più tralasciare e formano il basamento per costituire il vantaggio competitivo.
Da una parte l’azienda cerca la produttività e dall’altra desidera innovare per formare un vantaggio competitivo
Torniamo ora alla contemporaneità per capire come un architetto può aiutare l’azienda a sviluppare l’innovazione continua in azienda. Prima però conviene rifarci ad una famosa citazione che può dare il senso di quanto seguirà:
- John Sullivan, noto professore di Management alla San Francisco University, volendo difendere la decisione di Yahoo di privilegiare il lavoro in azienda rispetto allo smart working, disse: ”Se vuoi l’innovazione, allora hai bisogno di interazione. Se vuoi la produttività, allora vuoi che le persone lavorino da casa”.
Le “collisioni” in ufficio sono il segreto dell’innovazione
Il pensiero espresso dalla citazione è abbastanza chiaro, se l’azienda ha bisogno di innovare, probabilmente deve creare le condizioni più favorevoli affinché si sviluppi il più possibile la cooperazione.
Il ruolo che ha assunto lo smart working ha quindi un ambito e una funzione precisa, migliorare la produttività, e si applica più facilmente alla sfera amministrativa.
Bisogna fare ancora un passo per capire come si sviluppa il processo di innovazione in azienda. Siamo portati a pensare che lo scambio di idee pertinenti all’attività lavorativa, avvenga soprattutto nelle riunioni. Nella realtà la cooperazione avviene per il 70% dei casi1, attraverso le iterazioni spontanee in ufficio.
Le collisioni sono appunto gli incontri non programmati che avvengono sulle scale, di fronte ad un caffè, in corridoio ecc. Sono preziose perché determinano un modo di scambio progressivo di idee e opinioni.
Lo scienziato inglese Nigel Oseland2 che ha fondato la WCO (Workplace Consulting Organization), ha indagato sulla rilevanza della cooperazione nel processo di innovazione, scoprendo che le collisioni sono fondamentali per generare nuove idee.
se l’azienda ha bisogno di innovare, deve creare le condizioni più favorevoli affinché si sviluppi il più possibile la cooperazione
L’ufficio moderno deve sviluppare la comunicazione informale
La tecnologia è arrivata al punto di permetterci di lavorare ovunque ci troviamo, si può pensare quindi che l’ufficio non sia più il luogo deputato per sviluppare il lavoro. Nulla di più sbagliato, almeno se intendiamo il lavoro aziendale come quella serie di processi volti a creare valore, e non semplicemente ad amministrarlo.
L’ufficio oggi, e per gli anni a venire, ha cambiato la sua veste principale, è lo “spogliatoio” dove ci si trova per prepararsi alla competizione, il luogo dove assumiamo il DNA aziendale, ci responsabilizza, ci unisce e ci fa sentire parte di qualcosa che va oltre noi stessi.
Con le dovute distanze, si può parlare di piazza dove ci si incontra per l’obiettivo comune. Il progettista lo sa e sceglie di proposito dove posizionare i luoghi informali, quelli che si pensava fossero solo luoghi per rigenerarsi dalla fatica e dallo stress.
L’ufficio moderno oggi aggiunge al gruppo l’elemento fondamentale, lo spazio calcolato per rendere il flusso delle idee, continuo.
L’ufficio oggi è il luogo dove assumiamo il DNA aziendale, ci responsabilizza e ci unisce
Per concludere una delle citazioni che preferisco:
- George Bernard Shaw, famoso scrittore irlandese, disse: “Se hai una mela e io ho una mela e scambiamo queste mele, allora io e te avremo ancora una mela. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e noi scambiamo queste idee, ognuno di noi avrà due idee”.
1 CABE. (2005). The impact of office design on business Performance. Commission for Architecture & the Built Environment and the British Council for Offices, p. 1-79. 2 Oseland, N. Marmot, A. Swaffer, F. Ceneda, S. (2011). Environments for Successful Interaction. Facilities, vol. 29, no.1/2, pp. 50-62.