Oggi è divenuto un assunto la relazione tra benessere e livello di produttività dei dipendenti. E’ evidente come un cambiamento di benessere possa influenzare le capacità di concentrazione e il livello di pro-attività di ognuno.
Sebbene siano diversi gli aspetti che possono influire sul livello di benessere di un individuo, il workspace (spazio di lavoro fisico) è uno dei maggiori. I dipendenti amano gli ambienti di lavoro che li possano coinvolgere e ciò ha effetti, comprovati da numerosi studi, sulla produttività, sulla loro felicità e sulla salute.
Le tendenze nella progettazione integrata di ambienti di lavoro sono molteplici.
Non si tratta più della contrapposizione tra open space e luoghi chiusi, ma di offrire ai dipendenti diverse opportunità di svolgere il proprio lavoroseguendo diverse necessità che possiamo inquadrare in 4 aree:
• Concentrazione
• Collaborazione
• Apprendimento
• Socializzazione
La prima necessità di un’azienda, che vuole ridisegnare il workspace, è quella di riflettere la propria cultura aziendale. L’investimento che viene fatto è rivolto in gran parte ad ottenere spazi di lavoro che proiettino i valori e la cultura aziendale a tutta l’organizzazione.
Questo passaggio è fondamentale e traccia una linea di demarcazione netta nel tipo di progettazione e realizzazione strategica e non relegata a spazi gadget come la fitness room, il tavolo da ping pong, o la coffee area, per il solo gusto di farlo.
Il workspace è un investimento strategico che impatta sulla produttività del team, e come tale assume un’importanza più profonda che va oltre la necessità di modernismo.
Il workspace è un investimento strategico che impatta sulla produttività del team
Workspace e design per migliorare le prestazione del lavoro
Molto tempo della propria vita viene passata in un luogo di lavoro, ciò che ci circonda finisce per entrare a far parte delle sensazioni quotidiane.
La luce, i colori, lo spazio fisico, modellano il nostro comportamento. L’atmosfera che avvertiamo sul lavoro trasmette emozioni ed energia ed è direttamente conseguente al design del workspace.
Dipendenti che si sentono a proprio agio hanno maggiore probabilità di essere più efficienti, non solo perché si sentiranno maggiormente stimolati, ma anche perché svilupperanno un maggior senso di appartenenza, come si trattasse di una grande famiglia.
L’obiettivo della progettazione del workspace perfetto è quello di creare un’atmosfera positiva e motivazionale, poiché ciò rappresenta una chiave di crescita del business.
Dipendenti che si sentono a proprio agio hanno maggiore probabilità di essere più efficienti
Cosa ha a che fare la psicologia con il workspace?
Chi progetta uno spazio di lavoro, deve prendere in considerazione mille aspetti. Il design, come detto, è fondamentale per riflettere una certa cultura, stimola e motiva, in qualche modo ci sussurra che siamo i migliori in ciò che facciamo.
Questi elementi sono aggregativi e riflettono la necessità profonda di sicurezza, di far parte di un gruppo coeso e forte.
Possiamo dire che il lavoro di un ottimo progettista di workspace sia finito qui? Ci sono altri elementi di cui tenere conto?
E’ evidente che la psicologia abbia una grande importanza per far si che l’ambiente si prenda cura anche di altri comportamenti umani.
Un esempio serve a far comprendere meglio di cosa stiamo parlando.
Quando si immagina uno spazio dedicato alle riunioni oppure all’aggregazione di gruppi di persone, bisogna fare attenzione alla vicinanza visiva e uditiva con altre persone che abbiano proprio li vicina la propria postazione di lavoro.
In molti soggetti è stato riscontrato un innalzamento del livello di ansia dovuto alla sensazione di perdita di controllo su ciò che accade attorno. In pratica si avverte la sensazione dell’esclusione dal branco (gruppo). Questo effetto è diametralmente opposto all’obiettivo del progettista designer del workspace.
Il tema della reattività umana ai segnali uditivi e visivi è una componente progettuale da usare nei due sensi. La necessità di concentrazione ha bisogno di un ambiente che offra poche distrazioni, allo stesso tempo, c’è bisogno di distrazione per ricaricare le batterie.
I bisogni umani vengono messi a fuoco dal progettista in un grande lavoro di space planning che tenga conto di necessità basiche come il rumore, la distrazione visiva, l’aggregazione.
Da questa visione nasce la localizzazione delle meeting room, e degli spazi di concentrazione individuale.
Studiare il comportamento umano per raggiungere il workspace perfetto
L’essere umano è estremamente adattabile agli ambienti, l’evoluzione probabilmente non aveva messo in conto che avremmo dovuto passare gran parte della nostra vita in un ufficio. Per questo motivo alcune scelte di progettazione, hanno maggiore efficacia di altre.
Pensiamo ad esempio alla luce naturale, alla presenza delle piante, all’esercizio fisico e alla socializzazione. Il workspace può fare la differenza, ha il potere di ridurre i tempi di risposta del nostro cervello, attiva (o sopprime) il pensiero creativo.
Queste sono le caratteristiche da osservare in un nuovo progetto di workspace. Il piacere creato dal design va di pari passo con l’esigenza umana e del suo ambiente naturale. Parliamo quindi di progettazione integrata per includere obiettivi di:
- Comfort
- Estetica
- Flessibilità
- Spazi in comunione
I colori e le forme sono simboli che comunicano precisi comportamenti. Nell’arte contemporanea astratta, colori e forme fanno emergere delle sensazioni chiare e nette.
Pur non essendo comunicativa come può essere l’arte figurativa o descrittiva, il loro livello di interazione con noi, si manifesta a livello delle sensazioni.
Tutto ciò si traduce nella necessità di curare aspetti un tempo inimmaginabili. Pensiamo ad un luogo di aggregazione che ha bisogno di concentrazione, come può essere una biblioteca o una sala riunioni di prestigio, utilizzeremmo il colore giallo predominante? Proprio no poiché il giallo simbolicamente esprime il concetto di pericolo, ed il suo tono di voce è l’urlo, il chiasso.
Conclusioni
Esiste il workspace perfetto? È come dire che siamo tutti uguali.
Un workspace moderno ha bisogno di rispondere in primis ai bisogni derivanti dai comportamenti umani. Il progettista degli spazi destinati al lavoro, che ha a cuore un progetto di alto livello, cerca di partire da ciò che le persone pensano, avvertono e alle loro aspirazioni.
Le esperienze sensoriali modellano il comportamento e facilitano i processi di creazione e di scambio delle idee.
Tutto ciò si riflette nel più grande motore di cui ha bisogno l’azienda, la fiducia del team e dei singoli.
In questo senso il design è un hub che accoglie i comportamenti individuali, incoraggiandoli per la
necessità di aggregazione, e scoraggiandoli per raggiungere la concentrazione.
Alla domanda posta all’inizio di questa paragrafo, occorre includere il concetto di diversità di
spazio, unico vero elemento che si avvicina alle peculiarità dell’uomo.
Per concludere, si può affermare che il buon senso è ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno per comprendere l’importanza del workspace come fattore che contribuisce ad elevare o reprimere l’energia dell’individuo come elemento costitutivo di un team.