Perché l’ufficio tradizionale è sorpassato? Le influenze dell’hospitality

Negli ultimi anni si è assistito ad un cambio epocale nelle tendenze sulla progettazione degli spazi destinati agli uffici aziendali. Un fenomeno che ha influenzato tutto il mondo del moderno design e che ha impattato talmente tanto da ritenere ormai passata l’idea di ufficio tradizionale.

Le influenze dell’hospitality
un cambio epocale nelle tendenze sulla progettazione

E’ facile intuire come l’influenza delle nuove tecnologie abbia sconvolto lo stesso modo di lavorare, ma sarebbe troppo riduttivo e frettoloso fermarsi solo a questo fattore.

Se ampliamo l’orizzonte chiediamoci cosa sia cambiato nella società nel corso dell’ultimo decennio?

Maggiore flessibilità, che ha riguardato non solo gli spazi, ma anche il modo di lavorare, lo stesso modo di vivere e di giudicare ciò che ci circonda. Questa tendenza appartiene al moderno individuo che immagina il suo futuro in luoghi non delineati geograficamente e culturalmente.

Flessibilità significa, nel design per uffici, immaginare luoghi di intersezione e di collaborazione tra dipendenti.
In passato il design era concentrato più sui desideri del datore di lavoro, oggi invece si cerca di favorire il lavoratore inteso come elemento di un meccanismo complesso in cui la stessa qualità e cura dell’ambiente, determinano la resa complessiva.

Le radici della flessibilità le ritroviamo nelle linee più morbide e permissive, nel mobilio quasi residenziale, nelle finiture, nell’ingresso dell’arte contemplativa. In tutto ciò si manifesta un flusso di design dall’hospitality agli uffici, ed è ciò che affrontiamo in questo percorso, ed in particolare nel prossimo paragrafo.

Maggiore flessibilità, che ha riguardato non solo gli spazi, ma anche il modo di lavorare, lo stesso modo di vivere e di giudicare ciò che ci circonda

L’hospitality come motore trainante per l’office design

Accesso al cibo sano e di qualità, aree per il fitness, spazi che cambiano la loro funzione, l’acustica modulata e modellata come parte integrante della destinazione di un luogo. Questi elementi sono ormai contigui e non li si può assegnare a priori al mondo dell’ospitalità, fanno parte integrante anche degli spazi di lavoro.

Le moderne aziende si fregiano di sedi in cui l’atmosfera è disegnata per favorire un’immagine che ripeta i valori del marchio, che a sua volta riflette una visione moderna e positiva del mondo.

Le influenze dell’hospitality
riflettere una visione moderna e positiva

Quali sono quindi gli elementi che sono stati scalati dall’industria dell’ospitalità?

•    Il contemporaneo che ha lo scopo di risultare sempre al passo col moderno, un design che simboleggia la proiezione verso il futuro;
•    La funzione sociale dell’ufficio a testimonianza del nuovo dictat in cui si può lavorare ovunque; pensiamo ai concetti di smart working;
•    Il lavoro agile che presuppone una maggiore semplicità nell’approccio; un passo avanti per abbattere barriere immaginarie e dovute alla nomenclatura aziendale del passato;
•    Il focus sul dipendente ed i suoi bisogni come la salute e il benessere;
•    La Qualità dello spazio che esula dal concetto di dimensione, ma si lancia verso il divertimento ed il comfort.

Un travaso di positività che passa dalla struttura dei valori del marchio per creare un ambiente più vivibile e collaborativo.

La reazione uguale e contraria del design per uffici versus la rapida tecnologizzazione

Alla fine del XIX secolo in Inghilterra il movimento Arts and Crafts (arte e mestieri), si espanse in tutti i campi artistici come contrapposizione alla bassa qualità dei prodotti e dei materiali provenienti dall’industrializzazione.

L’alternativa era l’artigianato vera espressione dei bisogni dell’uomo sia come offerta di prodotti, che come stile di vita.
Oggi lo stesso fenomeno si è riprodotto per merito dei Makers (artigiani tecnologici) in cui ciascuno può contribuire per personalizzare software e prodotti.

In entrambi i casi si tratta di esprimere un sentimento di autenticità rispetto alla spersonalizzazione che deriva dall’eccesso di strumentazioni tecnologiche ed alla prorompente avanzata del mondo del Social.

Tutto ciò si traduce nell’office design, nella ricerca di armonia tra tecnologia e individualità. Ce ne accorgiamo ogni giorno che passa attraverso:

•    Le forme morbide che confortano
•    I colori che tranquillizzano
•    I materiali e le texture che avvicinano al mondo della natura
•    La luce naturale che diventa un potente portale verso l’outdoor

un sentimento di autenticità rispetto alla spersonalizzazione che deriva dall’eccesso di strumentazioni tecnologiche

Le influenze dell’hospitality
tecnologie e tradizione

Tutto ciò a contrasto con l’idea euforica che esprime la tecnologica, con colori saturi e innaturali, plastica e perentorietà dei rumori e dei segnali incessanti.
Il tutto si traduce in maggior controllo sull’ambiente relegando la tecnologia allo strumento e non al ruolo di protagonista.

La mimetizzazione della tecnologia offre un’idea di spazio che permette la conversazione ma anche la privacy, in una sola frase, il benessere si espande ed è il vero valore di connessione tra i dipendenti.

Cos’è cambiato? Diamo un veloce sguardo all’ufficio di ieri

Le influenze dell’hospitality
liberazione da schemi prefissati e non produttivi

L’ufficio non è più lo spazio esclusivo in cui si lavora, concetti come co-working o work-club hanno creato maggiore fluidità e determinato ambienti in cui la funzione cambia a seconda del momento e delle necessità.

L’ambiente di lavoro fornisce maggiori ricompense fisiche e psicologiche, ciò poiché il lavoratore stimolato avvantaggia l’individuo come parte dell’organizzazione. Il recupero delle energie a favore della concentrazione e della collaborazione.

L’ufficio non è più lo spazio esclusivo in cui si lavora e nel design si parla di liberazione da schemi prefissati e non produttivi

La ricerca del senso di comunità raggiunto abbattendo barriere fisiche che allontanavano i vari reparti generando la maggior parte delle incomprensioni che si riflettevano sul disservizio al cliente.
Il passato oggi ci appare molto più distante di quello che è nella realtà. Un passaggio che passa sotto il termine di disintermediazione o disruption inteso come avvicinamento tra obiettivo da raggiungere e azione pratica.

Nel design si parla di liberazione da schemi prefissati e non produttivi, il benessere dei dipendenti è diventata una necessità per il concetto stesso di produttività.

Massimiliano Notarbartolo

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