Esiste lo Space Office perfetto?

Chi non vorrebbe un ufficio creato su misura per le proprie esigenze? Lo Space Office perfetto è l’ambizione alla quale ci si sta avvicinando grazie agli studi ed alle teorie proprie della psicologia ambientale.

Provo a girare la domanda iniziale in un altro modo, con lo scopo di partire da qui per comprendere cos’è uno Space Office perfetto:
quanto deve un’azienda di successo all’architettura dei suoi spazi ufficio?

Lo space office perfetto
quanto deve un’azienda di successo all’architettura dei suoi spazi ufficio?

Per rispondere a questa domanda provo a pensare in questi termini:

1.    quando ti senti accettato, motivato e hai un buon livello di autostima, allora sei in grado di sfruttare il tuo potenziale;
2.    il tuo potenziale si sviluppa attraverso la capacità di imparare, crescere, condividere e collaborare al meglio delle tue possibilità.

Tutto ciò si esprime con una frase: produttività sul posto di lavoro, che viene messo in relazione anche a come è stato progettato la space office.

Space Office perfetto, quali sono le premesse

Fin da bambini siamo stati abituati a ragionare in maniera binaria. Ogni decisione passa attraverso una scelta secca tra almeno due opzioni. Per lungo tempo anche nel design degli uffici si pensava che occorresse decidere tra open space e luoghi chiusi e separati da tutto.

Oggi si tenta di unire le varie opzioni senza più renderle alternative, e dobbiamo dire grazie ai ricercatori che già nella prima metà del ‘900 hanno intrapreso studi e proposto teorie che oggi fanno molto comodo agli architetti.

Lo space office perfetto
Fin da bambini siamo stati abituati a ragionare in maniera binaria.

I teorici che hanno stabilito la direzione

L’apripista è sicuramente Kurt Lewin che nel 1936 ha prodotto la celebre Teoria del Campo. Mi sono accorto recentemente di quanto interesse susciti questo argomento per cui me ne servo ancora una volta.

Lewin propone l’equazione C=f(PA) in cui evidenzia come il comportamento umano viene messo in relazione dinamica con la persona e l’ambiente circostante.
Ti lascio la curiosità di approfondire la materia, dirò solo che l’ambiente e le persone che ci girano attorno sono importanti in eguale misura.

Detto in maniera molto riduttiva, le forze che agiscono nel campo tendono a stabilire in ogni istante un determinato equilibrio. Le forze possono spingere una persona all’attività oppure a frenarla. Da queste considerazioni sono sorte altre teorie che hanno indagato sull’entità gruppo con lo stesso genere di comportamento, è semplicemente più allargato.
Il comportamento dell’individuo viene quindi influenzato dai suoi bisogni psicologici che sono a loro volta attivati dalle forze del campo. L’individuo fa parte integrante di un gruppo che influenza e ne viene influenzato.

In un ambiente di lavoro la percezione psicologica del singolo è largamente influenzata da come quello spazio è pensato e arredato. Il numero di Dunbar ci informa su quante persone possono far attivamente parte di una comunità (150), Hall stabilisce un parametro legato alla territorialità, il minimo spazio che ci deve essere tra una persona e l’altra è tra 1,2 e 2,1 metri.

Lo space office perfetto
il comportamento umano viene messo in relazione dinamica con la persona e l’ambiente circostante

In un ambiente di lavoro la percezione psicologica del singolo è largamente influenzata da come quello spazio è pensato e arredato.

Alla ricerca del workplace perfetto – gli studi

Lo spazio di lavoro perfetto forse non esiste in senso assoluto ma ci sono delle pratiche da tenere in considerazione al fine di ottenere il massimo.

Una di queste best practice consiste nel coinvolgimento del personale. Nel 2010 Knight e Haslam hanno condotto un esperimento su 47 impiegati ai quali è stata data facoltà di organizzare l’ufficio a piacimento. I risultati sono stati chiari e sorprendenti sia in termini di produttività che di spirito di collaborazione.

Usare mobili con linee arrotondate ha un effetto positivo sulle emozioni delle persone, lo hanno dimostrato nel 2011 centinaia di studenti che sono stati sottoposti alla visione di molte immagini differenziate tra oggetti curvilinei e rettilinei.

Dell’esposizione alla luce solare si è già detto molto, se vuoi puoi approfondire in questo articolo, mentre sui colori ci sono diverse interpretazioni. Il blusembra avere degli effetti positivi per coloro che hanno necessità di creare nuove idee, stessa cosa succede con il verde. Chi deve stare attento ai dettagli farebbe bene ad utilizzare il rosso e così via.

Lo space office perfetto
sull’uso dei colori ci sono diverse interpretazioni

Un’altra indicazione è data dalla sensazione di libertà che viene provocata dai soffitti alti o da elementi legati alla natura, e qui si aprirebbe il filone della Biofilia.

C’è fermento da qualche anno e ciò spinge gli studi di design ad andare oltre il bello e sorprendete. L’imprenditore sta incominciando a comprendere quale importanza può avere la riprogettazione dello space office sul rendimento dei collaboratori e ciò rappresenta un passaggio epocale su una visione positiva del welfare che ci deve essere in azienda al fine di raggiungere obiettivi ambiziosi.

Considerazioni Conclusive

Provo ad allargare il ragionamento per spaziare in altri territori dove stanno accadendo cambiamenti epocali. Da tempo si parla ad esempio della caduta dei centri commerciali in termini di frequentazioni, molti associano questo fenomeno alla Disruption, (disintermediazione). In pratica il consumatore salta un passaggio e va direttamente alla fonte.

Lo space office perfetto
Il ruolo della psicologia ambientale deve entrare a far parte del concetto di spazio vitale

Il ruolo della psicologia ambientale deve entrare a far parte del concetto di spazio vitale

Google ci sta mettendo lo zampino ed ha fornito ad Amazon (all’e-commerce in generale), un’autostrada per conquistare milioni di consumatori, liberati dall’opprimente sensazione di caos e scomodità.

Se ci pensi bene i luoghi di consumo (come i supermercati o i centri commerciali) si sono preoccupati di offrire svago e ambienti idonei per spingere i frequentatori al consumo. Le luci artificiali, la musica, l’affollamento sono tutto ciò che ingloba lo stress psicologico. L’e-commerce non ha fatto altro che rispettare l’individuo ed i suoi bisogni psicologici.

Se da una parte il destino dei Mall sembra certo, dall’altra parte occorrerebbe che gli stessi sforzi che si stanno facendo per riorganizzare gli space office, fossero fatti anche da chi propone spazi fisici destinati al consumo.

Il ruolo della psicologia ambientale deve entrare a far parte del concetto di spazio vitale, gli studi dimostrano i benefici raggiungibili al punto che lo si ritiene ormai un fattore di successo.

Massimiliano Notarbartolo

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