Tamburellare con le dita, far dondolare la gamba, girare una penna. Per decenni questi comportamenti sono stati visti come segni di distrazione o peggio, maleducazione. La scienza sta scoprendo il contrario: il fidgeting potrebbe essere un meccanismo fondamentale per mantenere prestazioni cognitive ottimali.
Lo studio scientifico sul Fidgeting
Il 2024 ha portato la prima analisi quantitativa rigorosa del fidgeting negli adulti. Un team dell’Università della California, Davis, ha pubblicato su Frontiers in Psychiatry uno studio che cambia tutto: il fidgeting può aiutare l’attenzione sostenuta durante processi cognitivi che richiedono controllo attentivo, con maggiore fidgeting osservato durante risposte corrette.
Lo studio ha coinvolto 70 adulti con ADHD (età 18-50 anni) equipaggiati con accelerometri su polso e caviglia durante compiti cognitivi complessi. I risultati sono chiari: chi si muoveva di più performava meglio nei test di attenzione.
Il Meccanismo Biologico
L’attività fisica causa il rilascio di neurotrasmettitori come dopamina e norepinefrina che possono migliorare le prestazioni cognitive. Il fidgeting non è un effetto collaterale della concentrazione: è uno strumento biologico per mantenerla.
Gli studi mostrano che il movimento fisico è superiore alle condizioni statiche per il funzionamento cognitivo. Questo spiega perché molti lavoratori d’ufficio riferiscono di pensare meglio mentre camminano.
ADHD: Il Laboratorio Naturale del Movimento
La ricerca più convincente viene dagli studi sui bambini con ADHD. Mark Rapport dell’Università di Central Florida ha condotto ricerche rivoluzionarie che ribaltano 50 anni di ortodossia educativa.
Lo Studio che ha Cambiato Tutto
Rapport ha studiato 52 ragazzi (29 con ADHD, 23 controllo) durante test di memoria di lavoro. I bambini con ADHD performavano meglio quando si muovevano di più.
I risultati chiave:
- I bambini ADHD hanno bisogno di movimento per mantenere la vigilanza durante compiti cognitivi
- Il movimento non è sempre presente: appare solo quando usano funzioni esecutive del cervello
- I bambini senza ADHD mostrano l’effetto opposto: performano peggio quando si muovono
“Gli interventi tipici mirano a ridurre l’iperattività. È esattamente l’opposto di quello che dovremmo fare per la maggioranza dei bambini con ADHD”, conclude Rapport.
La Specificità del Movimento
I bambini con ADHD possono stare perfettamente fermi guardando Star Wars, ma si muovono molto durante compiti di matematica. Non è questione di motivazione: dipende dalle richieste cognitive del compito.
Questo spiega perché i bambini ADHD sembrano “scegliere” quando essere iperattivi. Il movimento emerge automaticamente quando il cervello ha bisogno di supporto per funzioni esecutive complesse.
Knowledge Work: La Trappola dell’Immobilità
Il lavoro intellettuale moderno crea condizioni perfette per sopprimere questi meccanismi naturali. Scrivanie rigide, sedie fisse, culture aziendali che equivocano movimento con distrazione. L’ufficio moderno dovrebbe integrare il movimento nelle possibilità stesse del lavoro, sarà lo stesso lavoratore a determinare la migliore condizione. Queste ricerche confluiscono naturalmente in un nuova corrente di pensiero, che attribuisce allo spazio di un ufficio moderno molte più potenzialità di quelle che si si aspetti debba avere.
Il Prezzo Cognitivo della Sedentarietà
Gli studi dimostrano che la produttività dei knowledge worker diminuisce drasticamente dopo periodi prolungati di immobilità. Il cervello umano non è progettato per concentrarsi al 100% su stimoli statici per ore.
La ricerca mostra che anche negli adulti neurotipici, piccoli movimenti durante compiti cognitivi possono migliorare attenzione e ritenzione delle informazioni.
Fidget Spinner: successo o fallimento?
I fidget spinner sono piccoli dispositivi a forma di elica con cuscinetti a sfera al centro che girano tra le dita. Nel 2017 sono diventati un fenomeno globale, venduti come strumenti per migliorare concentrazione e ridurre stress, specialmente per persone con ADHD.
La frenesia dei fidget spinner del 2017 ha prodotto risultati contrastanti. Alcuni studi mostrano benefici, altri effetti negativi. La chiave è nel tipo di movimento e nel contesto.
Cosa funziona davvero
Nel tennis, molti giocatori usano rituali specifici prima di servire per raggiungere la massima concentrazione. Rafael Nadal sistema metodicamente i capelli e i pantaloncini. Marin Cilic sembra frizzarsi all’improvviso – si congela per poi si riattivarsi all’improvviso con una sequenza di movimenti rapidi.
Questi rituali non sono superstizione: sono strumenti neurologici per entrare nello stato mentale ottimale. Ogni cervello ha bisogno di strategie diverse per raggiungere la focalizzazione profonda.
Il fidgeting funziona con lo stesso principio. Una ricerca su bambini con ADHD ha mostrato che i fidget spinner li aiutavano a rimanere concentrati sui compiti.
La chiave sembra essere la personalizzazione: ciò che aiuta un cervello può distrarre un altro.
Riprogettare gli Spazi di Lavoro
Riconoscere l’importanza del fidgeting significa ripensare gli ambienti lavorativi. In questo caso specifico non servono rivoluzioni: bastano accorgimenti mirati per permettere movimenti naturali.
Design Solutions Verificate
Elementi che favoriscono il fidgeting produttivo:
- Sedie con movimento libero che permettono oscillazioni naturali
- Superfici tattili diverse per stimolazione sensoriale
- Spazi che includono il movimento
- Oggetti manipolabili professionali
L’obiettivo non è distrarre, ma permettere al cervello di autoregolarsi attraverso micro-movimenti inconsci.
La Sfida Culturale
Il maggiore ostacolo non è tecnologico ma culturale. Molti manager interpretano ancora il movimento come mancanza di professionalità o concentrazione. La ricerca dimostra che è spesso il contrario.. Spesso durante interminabili riunioni non è raro notare che alcuni iniziano a disegnare quasi compulsivamente, mancanza di rispetto o lotta per mantenere il livello di attenzione?
I Limiti della Ricerca Attuale
La scienza del fidgeting è ancora giovane. Molti studi si concentrano su persone con ADHD o bambini. Servono ricerche più ampie per comprendere:
- Quali tipi di movimento sono ottimali per diversi compiti cognitivi
- Come differenze individuali influenzano la risposta al fidgeting
- L’interazione tra movimento fisico e ambienti digitali
- Dosaggio ottimale: quanto movimento è benefico senza diventare distrazione
Verso una Nuova Ergonomia Cognitiva
Il futuro del workspace design deve andare oltre l’ergonomia fisica per abbracciare un’ergonomia cognitiva che riconosca i bisogni neurologici del knowledge work.
Questo significa progettare spazi che permettono al cervello di funzionare naturalmente: con micro-movimenti, variazioni posturali, stimolazione sensoriale calibrata.
Il paradosso è che per ottenere la massima concentrazione, dobbiamo smettere di cercare l’immobilità perfetta. I migliori knowledge worker del futuro non saranno quelli che riescono a stare fermi più a lungo, ma quelli che sanno muoversi nel modo giusto per mantenere la mente vigile e produttiva.
Non è infine un caso, che negli uffici soprattutto corporate, si stiano diffondendo le standing desk.