Evoluzione dello Human Space: scienza e valori al servizio degli architetti

I luoghi che visitiamo quotidianamente superano la loro funzione fisica. Sono in pratica un crocevia tra la nostra biologia ancestrale e i nuovi valori che stanno prendendo sempre più piede nella società moderna. Da un lato, il nostro corpo risponde a questi ambienti in modi che sono rimasti costanti per millenni; dall’altro, le aspettative che abbiamo su di essi si stanno evolvendo rapidamente, in linea con i cambiamenti culturali e valoriali che stiamo vivendo.

La base scientifica: come reagiamo agli spazi

Ognuno di noi vive esperienze che suggeriscono il valore che su di noi ha la natura. Ricordo ancora lo stupore che provai visitando il Bosco Verticale a Milano durante un acquazzone improvviso di fine estate. Le piante sui balconi, grondanti d’acqua, vibravano di un verde impossibile mentre un raggio di sole tagliava le nuvole scure. Fu in quel momento che compresi visceralmente il potere dell’architettura biofilica.

Il nostro organismo ha delle risposte di tipo ancestrale agli ambienti che ci circondano. La biofilia, un concetto introdotto dal biologo E.O. Wilson, parla della nostra innata attrazione per la natura e gli elementi naturali. Questa connessione non riguarda unicamente la sfera emotiva, ma ha anche effetti misurabili sul nostro benessere e sulla capacità di essere produttivi.

La ricerca “Global Impact of Biophilic Design in the Workplace“, condotta su più di 7.600 lavoratori in 16 paesi, ha potuto appurare che l’aggiunta di elementi naturali negli spazi di lavoro porta a un aumento del 15% nel benessere e nella creatività, insieme a un incremento del 6% nella produttività.

Sia che si parli di un ufficio o di uno spazio dedicato al leisure, i nostri corpi rispondono in modo quasi univoco ai medesimi stimoli ambientali. Per fare un esempio, la luce naturale favorisce la produzione di serotonina, che aiuta a rimanere concentrati e di buon umore; le piante riducono i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress); i materiali naturali offrono sensazioni tattili piacevoli; e le vedute all’esterno possono contribuire a combattere l’affaticamento mentale.

Le reazioni che osserviamo sono il prodotto di risposte biologiche profondamente intrecciate con la nostra evoluzione. Rimangono costanti nel tempo e non sono influenzate dal contesto culturale.

L’evoluzione dei valori: cosa cerchiamo oggi negli spazi

Anche se le nostre reazioni biologiche agli spazi non cambiano, l’interpretazione culturale e i valori legati a questi ambienti si evolvono in fretta. La Generazione Z, in particolare, ha innescato un cambiamento significativo nelle aspettative riguardo agli spazi, sia in ambito lavorativo che commerciale.

Al giorno d’oggi, la sostenibilità è un valore essenziale. Studi recenti indicano che il 75% dei giovani della Generazione Z considera la sostenibilità più importante del marchio quando acquista, e il 54% è disposto a pagare fino al 10% in più per prodotti eco-friendly. Questa stessa consapevolezza si estende anche agli spazi che frequentano.

Non si parla solo di scelte estetiche: è una questione di valori. Un’indagine condotta dal NYU Stern Center for Sustainable Business rivela che i giovani consumatori sono più disposti a considerare l’acquisto di prodotti sostenibili quando vedono i benefici concreti che questi offrono, non solo per l’ambiente, ma anche per il loro benessere personale. Questa evoluzione nei valori sta trasformando gli spazi commerciali e lavorativi, portandoli verso soluzioni che integrano attivamente l’ambiente nel design.

La convergenza tra spazi retail e di lavoro

Il legame tra il lavoro e il tempo libero (di cui gli spazi destinati al retail ne rappresentano una buona parte), si manifesta nell’incrocio tra le reazioni biologiche universali e i valori che stanno emergendo. Entrambi questi settori stanno evolvendo per rispondere a una doppia sfida: ottimizzare le risposte fisiologiche umane e allinearsi con i nuovi valori sociali.

Possiamo osservare questo cambiamento nella riconfigurazione degli spazi retail, che si stanno trasformando da semplici contenitori di prodotti a esperienze multisensoriali che incoraggiano il benessere e la connessione sociale. Parallelamente, gli uffici si stanno evolvendo da spazi di pura produttività a ecosistemi complessi che sostengono la creatività, la collaborazione e la rigenerazione personale.

Questa convergenza non è affatto un caso. È la conseguenza di due forze che operano simultaneamente: la riscoperta scientifica dei bisogni biologici umani e l’emergere di nuovi valori condivisi che privilegiano la sostenibilità, l’autenticità e il benessere olistico.

Le quattro dimensioni della progettazione contemporanea

La ricerca ha evidenziato quattro configurazioni spaziali fondamentali che si rivelano efficaci sia negli ambienti di lavoro che in quelli commerciali:

  • Zone biofile – Spazi che incorporano elementi naturali per alleviare lo stress e migliorare il benessere. Gli studi indicano che avere piante in un ambiente lavorativo può aumentare la produttività fino al 15%, mentre nei negozi, contribuisce a far rimanere i clienti più a lungo.
  • Zone di recupero cognitivo – Aree progettate secondo la teoria degli Ambienti Ristorativi di Kaplan, che aiutano a ripristinare l’attenzione dopo periodi di intensa attività mentale. Queste zone sono fondamentali sia negli uffici che nei centri commerciali, dove la fatica decisionale può influenzare negativamente l’esperienza del cliente. Gli spazi di recupero cognitivo sono ‘aree relax’, vere e proprie camere di decompressione per menti saturate di informazioni, come quei piccoli boschetti che troviamo inaspettatamente nei parchi urbani.
  • Zone di interazione sociale – Spazi che promuovono incontri spontanei e connessioni genuine, soddisfacendo il bisogno umano di appartenenza. La New University of Technology di Sydney ha dimostrato che questi ambienti possono migliorare notevolmente l’atmosfera lavorativa, aumentando la cooperazione e la produttività.
  • Zone di privacy calibrata – Aree che offrono opportunità di concentrazione e riflessione personale, trovando un equilibrio con gli spazi sociali. Queste zone sono cruciali sia negli ambienti di lavoro che in quelli commerciali, dove momenti di tranquillità possono migliorare le decisioni d’acquisto e il benessere generale.

Architettura sostenibile: risposta ai nuovi valori

L’architettura sostenibile è un’evoluzione naturale in questo incontro tra bisogni primordiali e valori in crescita. È una questione che va oltre la bellezza o i principi etici, è una reale risposta alle esigenze di chi abita questi ambienti.

I progetti che esplorano questi temi uniscono soluzioni per l’efficienza energetica, materiali sostenibili e tecnologie smart, il tutto in spazi che mantengono un forte legame con l’umanità e la natura. L’intento è di realizzare ambienti che minimizzano l’impatto ambientale, ma che favoriscono anche il benessere di chi li utilizza.

In questo scenario, manifestazioni come il MAPIC Italia ci offrono l’occasione di osservare come questi principi vengano applicati nel mondo del retail, con idee innovative che migliorano l’esperienza sia per i clienti che per i lavoratori.

Il futuro degli spazi: equilibrio tra scienza e valori

La progettazione degli spazi, sia per il lavoro che per il retail, si orienta verso un futuro in cui è fondamentale trovare un equilibrio tra le evidenze scientifiche sui bisogni umani e i valori che stanno emergendo nella società di oggi.

Uno spazio non può più limitarsi ad essere funzionale o sostenibile: deve incarnare entrambe le qualità, affrontando i bisogni biologici che rimangono stabili e le aspettative valoriali che si sviluppano nel tempo.

I progettisti più all’avanguardia stanno dando vita a spazi che non solo riducono l’impatto ambientale, ma che contribuiscono attivamente a rigenerare gli ecosistemi naturali e sociali. Questi ambienti non ci allontanano dalla natura, ma rafforzano il nostro legame ancestrale, sostenendo al contempo i valori emergenti di sostenibilità, inclusività e benessere olistico.

Capire il rapporto tra le persone e gli spazi costruiti ci sta permettendo di creare ambienti che rispondono ai nostri bisogni biologici e ai valori culturali in continua evoluzione. Questa sinergia trasforma gli spazi del tempo libero e lavorativi, generando luoghi che incoraggiano il benessere, la produttività e la sostenibilità in modo armonioso.

Massimiliano Notarbartolo

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