Si può aumentare la produttività rinnovando l’ufficio? Ne abbiamo già parlato diverse volte ma credo ci sia bisogno di approfondire ancora un po’ questo tema, poiché le ricerche ci forniscono dati interessanti in termini di produttività del lavoro.
Chi conosce il blog di Progetto Design & Build sa che ogni argomento trattato deriva da studi specifici di istituti di ricerca o di grandi Università, le fonti da cui traiamo le informazioni sono attentamente selezionate e messe a disposizione. E’ così anche in questo caso, in particolare l’Università di Harvard (impatto degli edifici verdi sulla funzione cognitiva) e quella dell’Exeter (piante in ufficio e produttività), hanno condotto dei test specifici.
Vediamo quindi a che punto siamo con la ricerca in merito al miglioramento dello space office con speciale riferimento alla biofilia, alla qualità dell’aria e all’esposizione alla luce naturale. Ciò che è intrigante sono i livelli di incremento della produttività derivanti da un miglioramento della funzione cognitiva.
Portare la natura in ufficio
Apple nella sede californiana ha piantato 10.000 alberi sparsi per tutto il campus, nella nuova sede di Amazon a Seattle sono state concepite le sfere (Seattlespheres), un luogo di relax per tutti i dipendenti e per chiunque voglia visitarle, con 40.000 specie di piante. Questi sono solo due esempi di grandi aziende che stanno cercando di migliorare il conto economico semplicemente ristrutturando i luoghi di lavoro attraverso la natura.
Le basi scientifiche sono armai evidenti, lo studio della Harvard University ha permesso di stabilire un vero e proprio nesso di causa-effetto tra ambiente lavorativo e performance cognitiva. In particolare il miglioramento della qualità degli spazi interni, raddoppia l’attenzione di chi li usa, un risultato che ha dell’incredibile.
Nel 2014 già l’University of Exeter aveva condotto degli esperimenti sull’incremento della produttività in seguito all’introduzione negli uffici di piante. La percezione degli utilizzatori ha portato a vivere il cambiamento con soddisfazione. Nei mesi successivisi è stato riscontrato, in un arco di tempo congruo, un incremento della produttività pari al 15%.
Tornando alla domanda iniziale, appare logico che investire nella ristrutturazione degli interni di lavoro è da considerarsi al pari di un qualsiasi altro investimento diretto a migliorare il conto economico.
il miglioramento della qualità degli spazi interni, raddoppia l’attenzione di chi li usa
Quanto conta l’aria buona in ufficio?
Spesso e volentieri a lavoro si discute sulla necessità di cambiare l’aria aprendo le finestre, i ricercatori di Harvard hanno dimostrato che ambienti con bassi livelli di CO2, ben arieggiati e con poco inquinamento, forniscono agli occupanti le condizioni ideali per migliorare le funzioni cognitive.
Anche in questo caso i risultati vanno al di la di ogni previsione, i partecipanti al test che hanno goduto di un ambiente più green, hanno ottenuto punteggi doppi rispetto a coloro che hanno lavorato in uffici tradizionali con un minor livello di salubrità dell’aria.
La stretta connessione tra funzioni cognitive e livelli di CO2, suggerisce una strada sicura da seguire nei progetti di ristrutturazione dello space office.
La luce naturale migliora la salute in ufficio
Anche questo argomento è ormai noto, bisogna pensare che un lavoratore passa la sua giornata tra casa e ufficio, quasi per intero (22 ore al giorno), in un luogo chiuso. Vista in questo modo è naturale pensare che il corpo umano risenta della mancanza di luce naturale, oltre che per il disagio psicologico anche per la salute in senso generale.
Il Dott. Hedge della Cornell University, ha dimostrato che l’ottimizzazione della luce in ufficio, mediante l’accesso a quella naturale, ha sensibilmente migliorato le condizioni di salute dei suoi occupanti. In particolare i lavoratori hanno dichiarato di aver ridotto del 51% l’incidenza dell’affaticamento degli occhi, del 63% l’incidenza del mal di testa e del 56% della sonnolenza.
Sovente si parla di piante ed esposizione degli uffici alla luce naturale solo in termini di moda del momento da seguire, la realtà è che bisogna iniziare a considerare lo space office come un pratico strumento. Più confortevole è l’area ufficio, maggiore e più qualitativo sarà il livello del lavoro eseguito, proprio come lo è un utensile più efficace per un meccanico.
un lavoratore passa la sua giornata tra casa e ufficio, quasi per intero (22 ore al giorno), in un luogo chiuso
Il concetto che sta prendendo sempre più piede, nel campo del design per uffici, è di tenere in maggior considerazione l’esperienza del lavoratore. Scoprire il nesso che c’è tra ambiente e prestazione lavorativa è il nuovo obiettivo che un’organizzazione si deve dare.
Le teorie della psicologia ambientale nel tempo hanno trovato solide conferme dai test e dagli esperimenti sul campo, in generale si può affermare che i livelli di produttività diminuiscono quando avvertiamo disagio. Quest’ultimo può essere percepito a livello conscio oppure inconscio. Può dipendere dalla luce, dalla temperatura, dal rumore, dalla vicinanza del prossimo, persino dalla qualità dell’aria, tutti fattori che si possono controllare con un buon progetto di design per uffici.
Ristrutturare gli uffici ha assunto per le aziende un ruolo strategico.